Anticipare i trend con l’analisi visiva – Tolktolk

Presentazione del nuovo libro di Paolo Schianchi al Tolktolk: il mondo si divide in Tamarri e aspiranti tamarri

Le immagini sono tra gli elementi più presenti nella nostra vita, cariche di significato e capaci di influenzare e di anticipare importanti trend culturali, sociali e di business.L’analisi visiva, ovvero la ricerca e lo studio delle immagini, può rivelarsi uno strumento molto utile in particolar modo in ambito comunicativo e business.
Questi concetti sono stati affrontati in un recente Tolktolk da Paolo Schianchi, docente di Visual Communication presso lo IUSVE. Grazie all’intervista realizzata dalla nostra amica Dora Carapellese, il prof ha avuto modo di presentare il suo nuovo libro “Il mondo si divide in tamarri e aspiranti tamarri”.

Andiamo dunque a scoprire di cosa si tratta e come sia possibile anticipare i trend grazie all’analisi visiva.

Partiamo da una domanda non banale: l’anticonformismo è la chiave di tutto?

Il gioco lessicale del titolo del libro di Schianchi mette in evidenza che qualsiasi figura innovatrice, in ogni ambito e settore, è sempre stata contestata dal cosiddetto ‘buon gusto’, ovvero dal costrutto sociale che stabilisce cosa è di classe e cosa non lo è. Capita spesso che le nuove idee e i nuovi stili vengano visti come grotteschi rispetto agli standard seguiti dalla società in un determinato periodo storico.
Se i “tamarri” possono essere visti come innovatori, gli aspiranti tamarri sono coloro che si limitano a copiare la prima categoria, senza portare realmente qualcosa di nuovo.

Secondo Schianchi sul web le immagini ricoprono un ruolo centrale ma spesso rischiano di creare delle bolle di buon gusto. Ma se sono se progettate con creatività ed intelligenza possono evolversi in un ritrovato buon gusto. In questo contesto bisognerebbe osare ed usare un sano anticonformismo, attingendo anche dal passato. In questo caso come non ricordare la famosa pubblicità degli anni ’70 con il David di Michelangelo con i Jeans Levi’s diffusa dalla nota casa di abbigliamento?

“Ciò che funziona oggi potrebbe non funzionare domani”

Per scoprire quali saranno le novità emergenti che andranno ad impattare il proprio settore, occorre rompere queste bolle di buon gusto e andare oltre e individuare ciò che oggi viene considerato ”tamarro’, ossia fuori dagli schemi. Si tratta alla fine di un processo ciclico perché una volta che l’idea innovativa viene elaborata e assimilata dal pubblico generalista, finisce col diventare una nuova forma di “buon gusto”, generando quindi un pregiudizio nei confronti delle idee emergenti.

Per superare questo pregiudizio è necessario prestare lo sguardo a ciò che non troviamo attraente nel momento presente o che consideriamo incoerente e distante da noi. Un ragionamento diametralmente opposto a quello attuato dagli algoritmi dei social network e dalle IA che portano a chiuderci in noi stessi, mostrandoci solo quello che abbiamo cercato o che siamo soliti vedere nelle nostre bacheche.
Pertanto avere a disposizione una buona sensibilità visiva può rivelarsi molto utile, perché ci fa scoprire cose che altri non vedono, andando oltre il conformismo visivo a cui ci hanno abituato i Social Network.

Come si costruisce la propria sensibilità visiva?

Un modo per acuire la nostra sensibilità visiva è includere gli elementi visivi che non ci piacciono, accettando il tamarro che è in noi. Potremmo scoprire che questi elementi non sono così sgradevoli, fino a riuscire a trovare la bellezza che prima non eravamo in grado di vedere. Arrivando al paradosso di pensare, citando Schianchi: “È talmente brutto che mi piace”.
Allo stesso tempo è importante studiare le opinioni delle altre persone riguardo a questo tipo di immagini non convenzionali, analizzando le reazioni del nostro target. Questo metodo può aiutarci a mantenere la mente aperta per prepararci alle novità e affrontare in modo nuovo l’approccio alla visual communication.

Come si realizza una analisi visiva?

Da un punto di vista aziendale, l’analisi visiva delle immagini viene messa in pratica partendo dal pubblico al quale ci si sta rivolgendo, studiando il suo comportamento invece di differenziarlo in base a dei criteri come le generazioni di appartenenza.
Parafrasando il prof Schianchi: “In luoghi diversi ci comportiamo in modo diverso e ci piacciono cose diverse”.

Occorre dunque riconoscere quale comportamento attuano i potenziali clienti di fronte al proprio prodotto, legato alla cultura visiva di ciascuna persona. Attraverso i comportamenti seguiti nel web dal target di riferimento, è possibile anche scoprire quel gusto alternativo che non è legato al nostro e che l’algoritmo tendenzialmente non vuole mostrarci.
Una tecnica per ingannare gli algoritmi potrebbe essere ragionare al contrario, applicando parametri di ricerca sempre diversi così da confonderli, come se fossimo sempre delle persone diverse. Un metodo efficace che consente di trovare nuovi contenuti solitamente in contrasto con la profilazione attuata dai vari automatismi.

“Più un algoritmo ci chiede una cosa, più dobbiamo chiedere il contrario”

Come si fa ad essere portatori di una tendenza usando le immagini?

La cultura pop e le celebrità hanno spesso assunto una grande importanza nella creazione di nuovi trend. Il fascino dell’anticonvenzionale rappresentato da personalità influenti e carismatiche riesce ad imprimersi maggiormente nell’immaginario collettivo. Ripensiamo agli esempi esposti come i personaggi di Superman e Mercoledì Addams oppure ad attiviste come Greta Thumberg, dal look particolare e molto caratterizzante. Oppure al look afro degli anni ‘70 che portò nella moda degli stili ancora in grado di influire sulle tendenze attuali nella moda e nella società.
E’ importante ricordare che le immagini evolvono col tempo tanto quanto il nostro gusto, e non è consigliabile limitarle all’interno di un insieme definito perché questo potrebbe impedirne il naturale progresso.

Anche noi nel nostro piccolo possiamo essere innovatori, andando contro lo stile imposto dal cosiddetto bon ton. Il risultato di queste esperimentazioni di design e culturali potrebbero aprire nuovi scenari a seconda del settore in cui operiamo. Quindi potenzialmente chiunque può esserlo o per meglio dire può diventarlo. Senza dimenticare che non deve mancare anche un certo carisma insieme a una forte propensione alla curiosità e alla contestazione.
In sintesi un vero innovatore propone sempre qualcosa di autentico e non segue semplicemente le nuove tendenze, cosa che lo renderebbe un aspirante innovatore o come nel libro di Schianchi un “aspirante tamarro”. Nonostante questo, anche un aspirante innovatore risulta importante rispetto alla sua fonte di inspirazione, specie in un contesto aziendale, dove può identificare in anticipo le mode future e pianificare una strategia comunicativa efficace. In fondo essere in anticipo ci permette di correggere le nostre strategie prima dei nostri concorrenti.

Conclusione

In quest’ultimo TolkTolk si sono evidenziate le grandi opportunità della comunicazione visiva, la sua capacità di orientare anche il cambiamento culturale e non solo i trend relativi al design e alla moda che solitamente già si affidano al pensiero indipendente. Ognuno di noi può applicare tecniche e metodi per acquisire abilità di analisi visiva, anticipando o cavalvando nuovi trend.
Imparare a farlo è un’arte ed è per questo che consigliamo di leggere il libro di Paolo Schianchi: il mondo si divide in tamarri e aspiranti tamarri. Un manualeper i professionisti della comunicazione di ogni settore.

A proposito di consigli e best practice è in arrivo anche un nuovo TolkTolk di Dora Carapellese, che vedrà protagonista Flavia Rubino e il suo nuovo libro ‘Branding agile e la formula della fiducia’.

Intanto se volete rivedervi l’interessante dibattito sulla visual communication seguite l’intervista tra Dora & Paolo.

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