Facebook Deal – Foursquare un bel match!

La mia amica @francescafabbri mi ha segnalato questo bel post (http://www.foursquareitalia.org/) incentrato sul confronto tra FacebookDeal e Foursquare. I due competitors offrono vantaggi differenti e si trovano difronte a grandi prospettive di sviluppo soprattutto dal lato business, senza contare poi le potenzialità ancora inespresse di Google Latitude. Ci si chiede dunque chi riuscirà a spuntarla in questa continua rincorsa al migliore servizio di geolocalizzazione.

Secondo me è presto per dire chi vincerà la sfida…anche se personalmente ho sempre tifato per Fousquare, più simpatico, immediato e semplice da usare. Certo che come dice Francesca, per stare al passo con i colossi di cui sopra, questo social network dovrà investire ancora molto nello sviluppo di nuove applicazioni sempre più virali. In fondo il vero gap sta proprio nella diffusione e sarà su questo aspetto che dovrà focalizzare i propri sforzi, il prima possibile!

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Lunedì 31 gennaio è partito Facebook Deal, in grande stile: cinque nazioni europee (Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna); 33 aziende italiane, tra cui 5 brand di alto livello che hanno iniziato la sperimentazione: AC Milan, Benetton, Poste Italiane, TIM, Vodafone; uno di questi, Benetton, con un’offerta valida negli stessi cinque paesi europei in cui è stato lanciato Facebook Deal.

Deal funziona in buona sostanza come gli Special su Foursquare: un check-in nella venue per sbloccare l’offerta, sia essa una promozione per la persona che ha fatto il check-in oppure una donazione a una no-profit. Il meccanismo di “riconoscimento” è identico: devi mostrare lo schermo del telefono al “commesso”. Le promozioni sono, per stare a quelle di cui si sta parlando, del tutto analoghe a quelle viste finora su Foursquare: 15% di sconto nell’acquisto di gadget del Milan, dal 2% al 40% di sconto per pagamenti con le Carte BancoPosta, 50% di sconto per l’attivazione della nuova TIM Card con la tariffa TIM6, promozione MP3 Music Park di Vodafone, donazione da parte di Benetton a favore di Architecture for Humanity.

Facebook ha “adottato” la stessa strategia di Foursquare: alleanze con grandi Brand. Le offerte vengono proposte dai Brand ma approvate e create da Facebook; in futuro, come prevede di fare Foursquare, i Deal saranno creati autonomamente dalle aziende.

I vantaggi di Facebook:

  1. i grandi numeri in fatto di utenti – in questo momento gli italiani maggiorenni registrati su Facebook sono 15.263.240
  1. l’esistenza di un Country Manager in Italia – in grado di incontrare di persona i potenziali brand partner.

I vantaggi di Foursquare:

  1. il focus sulle “esperienze” delle persone – nelle quali l’elemento “special” non è l’unico fattore in gioco
  1. il livello di ingaggio di gran lunga superiore, grazie alla componente ludica – le persone in tutto il mondo si “rubano ” le mayorship e sbloccano i badge.

Che il mare in cui nuotano Foursquare, Facebook, Gowalla & Co fosse turbolento, lo si sapeva; non è certo un Oceano Blu, e nei prossimi mesi la competizione per aggiudicarsi il favore delle aziende e quello degli utenti sarà sempre più drammatica.

Teniamo conto che anche gli altri competitor non resteranno a guardare. Per esempio, Google ha aggiunto il check-in a Latitude: arriverà a qualcosa di simile alle offerte, agganciato per esempio a Google Places e, perché no, alle inserzioni a pagamento? Quanto terreno ha perso Google fino ad oggi, in questo spazio? Riuscirà a recuperare? Sarà Google Latitude il vero pericolo per Foursquare? Non dimentichiamo che Google Latitude ha 10.000.000 di utenti attivi contro i 6.000.000 di Foursquare!

Alla domanda “Facebook Deal ucciderà Foursquare?” non so rispondere con certezze assolute. Ma credo di no: Facebook Deals sembra più “advertising interattivo” (come ha commentato @Luca2D), mentre Foursquare è ingaggio delle persone e gioco (per la cronaca, è stato anche scritto che Facebook Places è un Foursquare senza divertimento). Vincerà l’attenzione di Facebook verso le aziende che vogliono vendere, o l’attenzione di Foursquare verso le persone che chiedono riconoscimento per la fedeltà ai brand?

E comunque ciò che accadrà nel “confronto” tra i due competitor dipende soprattutto da come agirà Foursquare: da se e come si svilupperà uno “4sq-universe”, come è stato per Twitter, per l’utilizzo intelligente e divertente di Tip e Foto; da quando apriranno alle aziende la dashboard per la creazione di Special. Dipende da loro, non da Facebook.

Chissà: potremmo anche scoprire che la forza d’impatto che ha Facebook nel portare alla superficie pratiche di nicchia, possa funzionare da elastico e lanciare Foursquare verso un livello maggiore di diffusione e adozione.

Cosa ne pensi?

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