Video e marketing: un rapporto in continua evoluzione
Il video sta rapidamente diventando uno degli strumenti di social marketing più rilevanti, stiamo infatti assistendo al passaggio graduale da contenuti di tipo testuale a contenuti presentati attraverso immagini e video. Fondamentalmente perché sono molto più immediati e rendono meno impegnativa la comprensione del messaggio da un punto di vista cognitivo, di tempo e di attenzione.
Il video è lo strumento chiave per colpire l’utente nel suo aspetto emozionale e creare in lui un elevato coinvolgimento attraverso sentimenti quali immedesimazione e ironia, spingendo spesso anche all’azione magari semplicemente per il timore di non fare una scelta (per esempio il timore di non effettuare un acquisto che potrebbe portare un qualche vantaggio).
Esistono diverse modalità di utilizzo del video per rendere il contenuto dell’azienda più diretto e accattivante magari usando un linguaggio meno formale e più vicino al consumatore. Possiamo incontrare diversi tipi di video:
- video istituzionale in cui l’azienda presenta sé stessa, la sua mission e i suoi valori
- video incentrati sulla dimostrazione e/o promozione dei prodotti e servizi offerti
- tutorial o video industriali per la descrizione degli aspetti tecnici di un prodotto (a seconda che il prodotto sia rivolto al consumer o al business)
- brevi dichiarazioni da parte del management
- video dimostrativi delle caratteristiche salienti di un evento, mostra o fiera a cui si è partecipato
Il successo del video non è una novità: basti pensare al fatto che Youtube, la principale piattaforma di condivisione di video, è il secondo motore di ricerca dopo Google, a cui ogni mese accedono 800 milioni di visitatori.
E l’Italia non è da meno, con più di 24 milioni di visitatori unici al mese [fonte YouTube]
Tra le piattaforme video, un’altra degna di nota è sicuramente Vimeo, che raccoglie i video prodotti esclusivamente dagli utenti, soprattutto di artisti e creativi che vogliono farsi conoscere da un pubblico più vasto. Ultima novità del momento è invece Vine, la nuova App lanciata da Twitter che permette di creare clip della durata massima di 6 secondi. La sfida per le aziende è quella di raccontare una storia in un breve video-post, dai contenuti facilmente viralizzabili e che creino engagement. Vine ha tutte le carte in regola per diventare un’altra forma di video utile al social media marketing aziendale.
Senza dubbio i fattori che hanno favorito questo sviluppo sono il diffondersi della banda larga e il boom di device mobili: solo per quanto riguarda gli Smartphone in Italia le stime parlano di circa 32 milioni, e si prevede un’ulteriore crescita.
Il video inoltre è SEO – friendly.
Secondo Bruce Clay (guru della SEO) il video crea engagement e quindi fa parlare di sé e spinge alla condivisione, facendosi diffondere nella rete. È diventato perciò fondamentale per le aziende essere presenti su Youtube con un proprio canale. Google per di più, con la ricerca integrata fra diversi tipi di fonte (siti web, video, immagini), tra i risultati dà precedenza ai siti da lui considerati “siti-autorità” (fra i quali appunto Youtube): non si può quindi non esserci!
Ma la presenza su Youtube da sola non è sufficiente occorre sempre puntare sull’integrazione dei vari strumenti di comunicazione e, per quanto riguarda la comunicazione online, è fondamentale lavorare sui social network con continuità e impegno, seguendo una precisa strategia coordinata con la corporate identity e il marketing off line.
6 risposte
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