Perchè aprire un Blog aziendale nell’epoca dei Social Network?
È una domanda quanto mai attuale la cui risposta non è così scontata (questo articolo è un rielaborato di uno scritto nel 2011!). Nonostante ciò posso confermare che oggi aprire un blog è un passo importante per la comunicazione aziendale. Attraverso una strategia di content marketing incentrata sul blogging: reputazione, notorietà senso di appartenenza potranno accrescere in modo più efficace rispetto a ciò che avviene sui Social Network.
Uno dei principali motivi per cui un’azienda, un’attività, un professionista, dovrebbe investire in un Blog è: creare connessioni. Attraverso un blog si sensibilizza il contatto con il pubblico, ci si mostra “vicini” al lettore rispetto alle sue esigenze ed aspettative, andando anche oltre la semplice interazione. L’interazione pura e semplice oggi si è affermata soprattutto sui Social Network e sulle molteplici piattaforme di messaggistica (WhatsApp, Telegram, Messenger).
Il blog è invece il luogo dell’appartenenza dove riconoscere la vera identità dell’azienda e potersi confrontare con essa. Attraverso il Blog è addirittura possibile creare una guida di pensiero che gli utenti potrebbero essere invogliati a seguire, un modo di vedere e concepire la realtà che porta ad un maggiore seguito e una forte fidelizzazione. Da alcuni studi è emerso ad esempio che le imprese che si impegnano nel sociale hanno maggiori possibilità di attrarre i consumatori ed influenzare le loro decisioni di acquisto. Prendere una posizione trasparente su temi sociali, culturali, ambientali può orientare le scelte del pubblico e creare un coinvolgimento più profondo con la propria “comunità”.Vediamo dunque i principali vantaggi di avere un blog aziendale
- Aprendo un blog ci si arricchisce anche in termini di stimoli ed idee, oltre che a livello di immagine e professionalità. Il team che si crea per realizzare un blog stimolerà anche lo sviluppo del business. Poi ci sono visibilità, sicurezza ed affidabilità. Contenuti di qualità ed un linguaggio più informale consentono agli utenti di addentrarsi e approfondire la conoscenza aziendale, anche oltre i tradizionali strumenti di comunicazione. Gli articoli di approfondimento sono spesso visti come “pareri di esperti” forniti gratuitamente, aggiornamenti utili per gli utenti di riferimento.
- Il blog è la piattaforma dove trovare informazioni legate ai valori dell’azienda. I Social Network non riescono a comunicare altrettanto bene esperienza e competenza, sono più dinamici e volatili, più utili per mantenere la conversazione. Sono sicuramente efficaci nel momento in cui vengono utilizzati per interagire e coinvolgere gli utenti, attraverso immagini, video e stories, vedi ad esempio il grande utilizzo di Instagram per dare notorietà ai brand. Anche se ultimamente sui social si sta profilando un fenomeno di ritorno ad una comunicazione broadcast in cui le relazioni e i contenuti attorno ai profili vanno da uno a molti. Colpa di un più massiccio ricorso all’advertising per manetenere visibilità nel newsfeed dei propri seguaci. Sul rapporto sempre più complesso tra social network e brand se ne parla su Inside Marketing.
- Un ulteriore vantaggio per ritenere il blog centrale nelle attività di marketing aziendale riguarda l’aspetto della SEO: scrivere degli articoli fa accrescere il sito web a livello di posizionamento e aiuta la ricerca per gli argomenti trattati, attirando anche nuovi pubblici. Il blog aziendale consente di sviluppare dei contenuti più rispondenti alle necessità informative del pubblico. La crescita del traffico organico potrà indurre le aziende a convogliare più risorse in strumenti proprietari (vedi anche Communities) piuttosto che su contenuti sponsorizzati e paid.
Tutti questi aspetti mostrano come il Blog sia da riconsiderare dopo anni di comunicazione incentrata soprattuto sui social media. Un luogo dove comunicare in modo aperto e profondo, molto diverso da un semplice elenco di informazioni e messaggi promozionali. Consigliamo quindi che si ispiri sempre a caratteristiche di originalità, utilità e contributo alla conoscenza. In questo modo diventerà un centro di riferimento e la notorietà di brand avrà un impatto efficace.
Se volete investire sulla comunicazione e sul content marketing, il BLOG è dunque lo strumento giusto!
La nostra infografica con i 7 motivi per aprire un Corporate Blog:
farsi percepire come degli esperti per il proprio settore
interagire con clienti effettivi, potenziali e stakeholders
parlare e risolvere i problemi di clienti e utenti
costruire un brand più solido e affidabile
differenziarsi dalla concorrenza
aumentare il traffico e la visibilità del sito
rendere più proficuo il business!
Some things I would like to add (you’ve included some already) are Credibilità, Fiducia, Rispetto, Esperienza, Rapporto, Influenza, Connessione, Approvazione, Reputazione, Responsabilità. I do need to add sometimes people are afraid to make that commitment, as you know starting and managing a blog is time consuming. Therefore, I would encourage anyone who is serious about doing this to ask themselves the basic questions. Once they have made their decision based on their goals and campaign, the last thing they need to do is, do it passionately, and keep it up. Too many people start blogs, don’t see the traffic then give up.
Proprio così Gabriella, il Blog aziendale, a mio parere diventerà uno strumento di comunicazione sempre più importante, proprio perchè risponde a tutte quelle caratteristiche che tu stessa citavi. E’ naturale che richieda tempo ed abnegazione, obiettivi chiari e verifica dei risultati, senza però esagerare con le metriche puriste del marketing, per non scoraggiarsi troppo soprattutto all’inizio di questo percorso.
Sono sicura che muovendosi con onestà e impegno in un ottica bidirezionale, i risultati non mancheranno, d’altronde accanto a molti tentativi mal riusciti, ci sono anche tanti esempi di blog aziendali che hanno successo e che portano un vero vantaggio al brand. Nel mio piccolo noto già dei significativi cambiamenti per cui direi di perseverare in questo tentativo di umanizzazione delle aziende, per portarle ad essere realmente vicine al cliente/utente finale!
Ps. scusa se ti ho risposto in italiano, la prossima volta mi cimenterò con l’inglese, grazie del commento e a presto 😉
Ciao Paola! Condivido molte delle idee espresse nel post. Io stesso, qualche tempo fa, mi sono chiesto se i Social Media avessero indebolito il blogging e sono giunto alla conclusione che il blog sia tuttora indispensabile sia a livello personale (e quindi di “azienda individuale”) sia a livello “corporate”.
Ritengo che il blog possa costituire tranquillamente il nodo centrale a cui “far ruotare intorno” tutte i profili “social”.
Sono fortemente convinto che un “network aziendale” che si rispetti debba essere formato da due presenze: una più istituzionale (sito e blog!) e l’alta più “sociale” (facebook, twitter, youtube, flickr… ecc.).
Che cosa ne pensate?
Anche secondo me il blog continua ad avere un’importanza fondamentale nonostante la diffusione dei Social Network.
Non è un discorso di meglio o peggio ma, come già sostenuto, sono luoghi differenti in cui esprimere aspetti diversi (nei contenuti o nelle modalità) ma complementari della propria identità.
Questo, credo, comporta un vantaggio sia per chi legge l’informazione che per chi la crea. Il primo ha la possibilità di farsi un’idea più completa della persona/azienda di cui sta leggendo; il secondo, d’altro canto, ha la possibilità di sperimentare quanto complicato sia, se pur necessario, essere presenti al giorno d’oggi con lo stile giusto nel posto giusto.
Nonostante tutti siano d’accordo nel dire che siamo in pieno web 2.0, trovo che ci siano ancora molte persone (e mi ci metto dentro anch’io) che hanno compreso i pilastri che lo definiscono, ma non per questo li sanno mettere in pratica in ogni momento.
E’ difficile utilizzare contemporaneamente canali diversi e trovare, per ciascuno di essi, il modo più corretto per esprimere un concetto affinchè ne esca un’immagine coerente di te. Ed è naturale che sia difficile, perchè ci stiamo misurando con un nuovo modo di comunicare. E come tutte le novità c’è bisogno di tempo, sperimentazione, e anche di molti errori, prima che una persona/azienda possa muoversi agevolmente sul campo per poi dare un’immagine autentica di sè.
Dall’infanzia in poi, abbiamo imparato che solo la relazione in ambienti diversi con persone diverse permette di sviluppare comportamenti raffinati. Pazienza e diversità come elementi fondamentali per una crescita personale autentica, quindi. E se la crescita è autentica, anche l’immagine che uscirà all’esterno sarà tale. Ed è di fronte all’autenticità che le persone si sentono naturalmente portate a dare fiducia.
Allo stesso modo, credo che ci sia il bisogno di vincere la ‘tentazione dei nostri tempi’ di chiedersi se uno strumento sia più importante di un altro (SM vs BLOG), e si debba pertanto continuare a impratichirsi con entrambi. Solo così, nel tempo, impareremo ad utilizzarli in modo raffinato e riusciremo (parimenti anche le aziende) a comunicare un’immagine di noi stessi coerente e completa nelle sue diverse sfaccettature
Mi piace molto il concetto di autenticità, anche perchè con un tipo di comunicazione bidirezionale è più difficile bluffare, mascherarsi per ciò che non si è. Il Blog e i Social Network sono gli strumenti più adatti per comunicare in modo diverso, più diretto e vero, e il pubblico premia queste caratteristiche oggi più di ieri. Direi che entrambi gli strumenti non solo dovrebbero coesistere ma essere sempre migliorati in un’ottica di reale condivisione e coinvolgimento.
Grazie per il tuo contributo 🙂
Ciao Paola, nonostante avessi già risposto all’argomento in un vecchio post nel quale mi domandavo se la diffusione dei Social Network avesse in qualche modo indebolito il blogging (http://paoloratto.blogspot.com/2011/01/i-social-media-hanno-indebolito-il.html), sollecitato da un commento di Gabriella Sannino, ho deciso di riprendere l’argomento approfondendolo.
Mi piacerebbe sapere una tua opinione anche perchè si scende un pò più in profondità, nella questione per capire se è sempre utile proporre ad un cliente la costruzione di un blog oppure no (http://paoloratto.blogspot.com/2011/03/blog-aziendale-costruirlo-sempre-e.html).
Grazie e complimenti per il tuo articolo che ha riportato in auge questo importante tema.
Grazie Paolo del tuo contributo e della bella discussione che ha suscitato su un tema sempre attuale. Ti dirò che tutto è nato sulla base di un’esperienza personale di proposta a un cliente di un approccio comunicativo diverso, sicuramente meno istituzionale e quindi più aperto all’interazione. Settore B2B, quindi ancora più complesso da approcciare…e ti dirò, malgrado le perplessità iniziali, le cose cominciano a muoversi.
Certo sono d’accordo con Gabriella alias @SEOcopy che il Blog non sia per tutti sempre e comunque, deve nascere da una volontà del cliente di cambiare la comunicazione. Imposto dall’esterno, seppure nell’ambito di una strategia complessiva, avrà poco successo, l’azienda deve crederci, che sia di un settore tecnico, commerciale o quant’altro, poco importa. Tutti possono avere qualcosa da dire…e se poi la vena si esaurisce si passerà ad un nuovo strumento, in questo campo le evoluzioni sono continue.
In tutto questo il ruolo del Social Media Manager è di aprire la comunicazione, fornire le basi necessarie e poi spronare a continuare il percorso…questo è in estrema sintesi ciò che mi sento di dire nell’immediatezza degli eventi, però vorrei che questo confronto continuasse…a proposito intendo commentare presto il tuo post sull’apertura di un blog aziendale.
Ciao Paola! Vero, bella discussione! Sono sostanzialmente d’accordo con te anche se mi preme sotolineare il fatto che se l’occasione di promuoversi con un blog e sui social media (che io considero spesso un “pacchetto unico”) può essere importante per tutti (a patto come dici tu che ci siano risorse e volontà!), ci sono dei settori di mercato (io ho fatto l’esempio degli artisti!), che hanno una tal facilità nella produzione dei contenuti, che è proprio un gran peccato restare fuori da questo meccanismo di condivisione e viralizzazione.
Condivido peraltro anche sul Social Media Manager (e ne abbiamo già discusso!). Grazie per rispondere sempre agli stimoli e che… la conversazione continui!
Paolo