TEDxBologna e le idee diventano realtà!

TedxBologna l'inimmaginabile

Quest’anno al TEDxBologna il tema è stato l’inimmaginabile, che dà già un’idea sul focus di questo tipo di conferenze, fornire a noi curiosi di novità, spunti, visioni, concetti e idee che diventano realtà.

Ed è stato proprio così, almeno per me, un excursus che si è rivelato anche entusiasmante per la varietà dei contenuti espressi dai vari relatori e per i tanti settori che sono stati toccati.

Nei diversi racconti di chi ha calcato la scena, si è avvertito un certo pathos, che si trattasse di ricerche interplanetarie, artistiche, informatiche oppure volte all’integrazione, alla scoperta di nuovi percorsi alimentari e olfattivi, insomma un caleidoscopio di idee diventate realtà.

Ma andiamo con ordine, cominciando col dire che la location anche quest’anno è stato il bel Teatro Comunale di Bologna, quindi antico e moderno che s’incontrano e si amalgamano in modo suggestivo.
La scenografia semplice ed in linea con il format Tedx internazionale ha dato spazio a diversi video, quello che ha concluso l’evento poi è stato davvero incredibile, abbiamo potuto ascoltare persino le parole del Papa come se fosse lì ad assistere all’evento con noi!
Il primo e l’ultimo intervento hanno avuto quindi un ché di trascendentale, tra l’esplorazione di comete lontane e concetti legati all’uomo e alla capacità di immedesimarsi nell’altro.

Ma tra gli interventi che mi hanno più colpito, quello sulla Mixed Reality ed i computer olografici di Andrea Benedetti. La realtà fisica e quella virtuale si uniscono ed interagiscono tra loro sino a creare qualcosa di diverso ed inimmaginabile…come vedere su uno schermo dei pesciolini nuotare intorno al relatore, sul palco l’idea del mare si è unita alla realtà di un palcoscenico teatrale, in maniera del tutto armonica. Il bel messaggio di Andrea è stato che nella nostra epoca le tecnologie arricchiscono e possono non avere limiti, l’unico vero limite sta solo nella nostra fantasia!

Anche l’intervento di Stefano Fratepietro ha lasciato il segno con i concetti sulla cyberINSecurity, con l’idea che il fattore chiave è sempre l’uomo, è lui che sviluppa hardware e software, che li utilizza e li diffonde. Ed è solo l’uso consapevole dello strumento informatico e delle tecnologie che potrà consentirci di avere un mondo più sicuro.

Poi c’è stato il monologo, comico ma non troppo di Arianna Porcelli Safonov, con il suo dissenso verso le realtà preconfezionate perché la felicità per lei (e anche per me) si può trovare nei fuoriprogramma…e abbiamo assistito all’immaginazione olfattiva di Francesca Faruolo per cui l’olfatto può essere considerato il senso del futuro.
Tra gli interventi femminili anche quello di Sara Roversi, che ha raccontato il suo percorso di imprenditrice seriale sino ad arrivare alla creazione di un vero e proprio master il “Food Innovation Program” per connettere talenti e comunità sul tema del food, e poi la co-fondatrice di Refugees Welcome Italy, Germana Lavagna che promuove un nuovo modello di accoglienza dei rifugiati per la loro integrazione.

Tra le menzioni speciali una a Rudy Bandiera che è riuscito a darci le 7 regole per districarci nella nostra vita online, tra queste mi ha colpito quella che “non si può giudicare un individuo” soprattutto se lo si conosce solo online, per cui l’atteggiamento suggerito da Rudy è di non curarsi di ciò che dicono gli altri soprattutto se sul web.

E poi l’ultimo intervento di Casey Fenton, che aldi là del fatto che ha inventato il Couchersurfing è anche un profeta del Trust, ossia della Fiducia nell’altro, come motore del mondo, attraverso cui è possibile portare alla piena realizzazione anche idee considerate inimmaginabili.

 

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